Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Servizi di ricerca

Milano, Italia 23.810 follower

A space for citizenship, where research meets people, arts find expression, ideas build future.

Chi siamo

La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è uno dei maggiori centri europei di documentazione e ricerca nel campo delle scienze storiche, politiche, economiche e sociali. Nasce nel 1949, su iniziativa privata di Giangiacomo Feltrinelli, come Biblioteca specializzata nella raccolta e conservazione di materiale documentario sulla storia del movimento operaio per allargare ben presto i suoi orizzonti e ambiti di interesse. Trasformatasi prima in Istituto e successivamente in Fondazione, grazie al Decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 1974, dal 25 marzo 1961 al 13 dicembre 2016 ha la sede in via Romagnosi 3, a Milano. Oggi si trova in viale Pasubio 5, nel nuovo spazio di cittadinanza progettato insieme allo studio Herzog & De Meuron che comprende 12 km lineari di archivio, la libreria Feltrinelli, il Babitonga Cafè, la Sala Polifunzionale, uffici e la Sala di Lettura, all’ultimo piano. La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli dispone di un patrimonio bibliotecario e archivistico che conserva circa 1,5 milioni di carte d’archivio, 250.000 volumi e 17.000 periodici. Il patrimonio è accessibile gratuitamente al pubblico ed è rivolto principalmente a consentire l’attività di studiosi, ricercatori e docenti. La Fondazione promuove seminari, convegni, colloqui internazionali, corsi, mostre, studi, ricerche e altre iniziative culturali con la partecipazione di studiosi italiani e internazionali e con una specifica attenzione alle tematiche inerenti la storia moderna e contemporanea, la storia politica, economica e sociale, la storia delle idee, delle culture politiche e dei movimenti democratici; indaga le problematiche legate alle scienze sociali, alla globalizzazione e al multiculturalismo secondo le linee stabilite dal Comitato Scientifico.

Sito Web
http://www.fondazionefeltrinelli.it
Settore
Servizi di ricerca
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Milano, Italia
Tipo
Non profit
Data di fondazione
1949
Settori di competenza
Futuro del Lavoro, Cittadinanza europea, Storia moderna e contemporanea, Globalizzazione e Sostenibilità e Innovazione politica

Località

Dipendenti presso Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Aggiornamenti

  • Call for proposals. Verso il Festival dell’Economia Critica: Il potere del profitto o il potere di cambiare?   La Fondazione G. Feltrinelli è pronta ad accogliere proposte di articoli da presentare al “Festival dell’economia critica. Il potere del profitto o il potere di cambiare?” iniziativa pubblica che la Fondazione dedica alle idee economiche alternative, in programma a Milano il 4-5 ottobre 2024. La call for proposals abbraccia i seguenti quattro temi: * Capitalismo e Ambiente * Capitalismo e Guerra * Capitalismo e Potere * Capitalismo ed Europa È richiesta la sottomissione di un abstract di 2000 caratteri entro il 15 settembre. Per ogni tema sarà selezionata una proposta. L’accettazione sarà comunicata entro il 27 settembre. Gli articoli selezionati saranno presentati in un panel dedicato durante il Festival - in programma a Miano nei giorni 4-5 ottobre 2024 - e successivamente pubblicate in un epub digitale nelle collane della Fondazione. La consegna dell’intero contributo scritto delle proposte selezionate (pari a 30.000 battute) da parte dei vincitori dovrà essere consegnato entro e non oltre il 22 dicembre 2024. Gli abstract dovranno pervenire entro il 15 settembre alla casella di posta ricerca@fondazionefeltrinelli.it. Al medesimo indirizzo e-mail sarà possibile rivolgere eventuali richieste di chiarimento. Il Festival dell’Economia Critica a cura di Emanuele Felice – a cui interverranno, tra gli altri, Emmanuel Todd, Pierre Charbonnier, Nancy Folbre, Emiliano Brancaccio, Francesco Saraceno, Clara Mattei, Thomas Porcher, Elena Granaglia, Mikhail Maslennikov, Cecilia Rikap, Wolfgang Streeck - vuole far conoscere le voci che dalla critica del presente possono sollecitare la costruzione di un futuro diverso. Gli articoli selezionati nell’ambito di questa call verranno pubblicati in un epub nelle collane della Fondazione. La call si rivolge a giovani studenti e studentesse di laurea magistrale e ricercatori e ricercatrici all’inizio del proprio percorso di ricerca nelle seguenti aree disciplinari: economia, sociologia, storia, filosofia e scienze politiche. #CallForProposal #economiaCritica #StagioneCritica

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Nell’attentato di sabato scorso, Trump ha trovato una fotografia e ha trovato uno slogan: quel «fight, fight, fight» scandito mentre alzava il pugno subito dopo lo sparo, ripetuto immediatamente dagli astanti e dalla convention repubblicana che ne ha confermato la candidatura. Donald Trump riesce ora a ricoprire il doppio ruolo di combattente e di vittima, coerentemente con la narrazione trumpiana dell’America assediata dall’immigrazione, dalla criminalità e dai complotti orditi dalle istituzioni deviate. A uscire rafforzato dall’attentato è Donald Trump e l’idea di una frattura insanabile – e quindi di uno scontro quasi inevitabile – con la controparte democratica. L’immaginario della guerra civile si alimenta grazie all’incapacità di ricomporre le tensioni nel perimetro democratico le tensioni. Tra le ragioni della crisi statunitense c’è anche il fatto che diversi cittadini non vedono più nella controparte politica un avversario, ma un nemico esistenziale, ragione per cui la mobilitazione, anche armata, diventa legittima. È ancora presto per dire con certezza quali saranno le reali conseguenze dell’attentato a Trump, ma la battaglia per l’anima dell’America è destinata a durare ancora a lungo con il rischio di un’escalation della violenza negli Stati Uniti. Ce ne parla Daniele Curci nell’articolo “L’attentato a Donald Trump e l’ombra lunga della Guerra Civile” ➤ https://lnkd.in/dXnbaVAV #Trump

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • La pallottola destinata a Donald Trump ha riportato al centro del dibattito il tema della violenza che irrora la società americana dalla sua fondazione. Ma di che violenza stiamo parlando? “La nostra violenza non ha alcun centro, né ideologico né geografico. Manca di coesione” scrivevano gli storici Richard Hofstadter e Michael Wallace nel libro American Violence.  E infatti “solo una minima parte di essa è stata davvero insurrezionale”.   Varia, diffusa, non sporadica ma certamente senza organizzazione e spesso solitaria. Una violenza pre-politica che non ha mai preso di mira lo Stato.   Certo è che il catalogo di Hofstadter e Wallace oggi dovrebbe almeno includere l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021: un episodio, questa volta sì, sistemico, puntato al cuore della Repubblica. Sta cambiando natura la violenza di cui è intrisa la storia degli Stati Uniti? E se la cambia forma e bersaglio, che ne sarà della stabilità politica? Leggi “Gli Stati Uniti hanno una storia ma non una tradizione di violenza” di Mario Aloi  ➤ https://lnkd.in/deEm5Aiw #America24 

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Il lessico, gli slogan e l’iconografia della destra sono legate da un filo nero che parte dalla nascita dell’MSI e - passando per l’esperienza di AN - arriva ai giorni nostri con Fratelli d’Italia. Il progetto del repubblichino Giorgio Almirante, avviato nel dicembre del 1946, è stato portatore della simbologia e delle parole d’ordine tramandate ad AN. Da qui Gianfranco Fini, grazie a un rinnovamento del Movimento Sociale Italiano è riuscito a riportare l’esperienza fascista all’interno dei Palazzi del potere, dopo che Silvio Berlusconi gli ha aperto le porte. Giorgia Meloni ha colto poi quell’eredità: una fiamma che sembrava essersi esaurita. Ma con la fondazione di Fratelli d’Italia è riuscita a mitigare ulteriormente - almeno sotto il profilo pubblico - lo scomodo retaggio fascista. L’istituzionalizzazione dell’estrema destra è stata graduale, ma la sua simbologia e iconografia ha percorso in modo intatto quasi 80 anni di storia del nostro Paese. Ce ne parla Elia Rosati nell’articolo “Lessico Familiare”, che anticipa l’incontro ‘Iconografia della destra’. ➤ https://lnkd.in/dEPXdAxR Ti aspettiamo per l’ultimo incontro del ciclo Memoria Nera ➤ mercoledì 17 luglio, ore 19:00 Viale Pasubio 5, Milano #MemoriaNera

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Un nuovo appuntamento con Musica dissidente: il potere della musica oltre ogni tipo di limitazione delle libertà e di sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Tre concerti in collaborazione con il Teatro alla Scala, a cura del Maestro Carlo Boccadoro, che ci accompagnano in un viaggio all’incrocio tra musica, letteratura e poesia. Una rassegna di artisti e compositori di tutto il mondo che nel passato hanno raccolto nel loro lavoro le angosce e le tensioni che agitavano i loro anni, con opere che ancora oggi ci parlano, mostrando senza schermi la brutalità e l'orrore di qualsiasi conflitto. Musica dissidente / No justice, no peace! Musiche di Florence Price, Three Negro spirituals Fabio Vacchi, Respiri per violino solo Giorgio Colombo Taccani, ⁠Alastor per violino solo Jesse Montgomery, Peace per violino e pianoforte Con Francesca Bonaita, violino Alessandro Commellato, pianoforte Martedì 16 luglio, ore 19.00 Viale Pasubio 5, Milano Registrazione gratuita ➤ https://lnkd.in/dKeq4dC5 A cura di e con il Maestro Carlo Boccadoro. In collaborazione con Eni. #MusicaDissidente #NoJusticeNoPeace #musica

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Quello appena trascorso è stato il giugno più caldo di sempre, il 13esimo mese consecutivo con temperature record. Secondo il servizio climatico europeo Copernicus da un anno il mondo è più caldo di 1,5 gradi Celsius rispetto all’epoca preindustriale. Sicilia, Malta e Spagna sono tra le regioni del Mediterraneo più colpite da gravi condizioni di siccità. In Sicilia - ad esempio - le precipitazioni sono diminuite di oltre il 40% dal 2003. Negli ultimi sei mesi del 2023 invece sono caduti solo 150 mm di pioggia. Si stima che entro il 2030 un terzo dell’isola diventerà un deserto. Mentre i fiumi e i laghi del Sud Italia si prosciugano, i bacini idrici del Nord registrano tutti valori sopra alla media. In Europa gli investimenti necessari per l'adattamento climatico sono significativamente inferiori rispetto alle necessità stimate. Al 2022, gli investimenti nell'adattamento erano meno di 30 miliardi di dollari, mentre le stime prevedono la necessità di spendere tra i 160 e i 340 miliardi di dollari entro il 2030. Nella nuova strategia quinquennale del Consiglio europeo, il Green Deal fa la sua comparsa ma perde di importanza rispetto a difesa e competitività.    L’Italia resta indietro, essendo ancora uno dei pochi paesi dell’Unione europea a non avere una legge quadro sul clima: un piano di adattamento ai rischi climatici è stato approvato solo nel 2024, evidenziando un ritardo rispetto alle indicazioni dell'Ue. Ne parliamo nell’ultima uscita de “La Nostra città futura”, la newsletter di Fondazione Feltrinelli. Iscriviti anche tu!  ➤ https://lnkd.in/dN-xeJhk #newsletter #europa #clima #ambiente #Sicilia

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, immagine

    23.810 follower

    Da diversi anni assistiamo a un aumento di consensi da parte di formazioni che nascono nell’alveo della destra radicale, spesso in relazione diretta con il neofascismo. La differenza, rispetto ad alcuni decenni fa, consiste nel fatto che questa destra non è più “un polo escluso” confinato all’opposizione e considerato oltre lo steccato dell’“arco costituzionale”. Si tratta di forze che governano territori e influenzano le coalizioni. Queste formazioni, nel loro percorso di istituzionalizzazione, sono spesso sostenute anche da una propaganda mainstream fatta di iconografie e riferimenti al passato. Quali sono le radici di questo fenomeno? Come si può spiegare? E come riesce a farlo adeguandosi a un nuovo contesto? Cercheremo di dare risposta a queste domande durante il quarto incontro di “Memoria nera”, il ciclo di presentazioni di libri e incontri per riflettere su come il lavoro di agitazione e riflessione pubblica delle destre sulla propria memoria faccia presa sulla popolazione in termini valoriali e di programma. Mercoledì 17 luglio, ore 19.00 Viale Pasubio 5, Milano ➤ https://lnkd.in/dwibudhp Con: - Luciano Cheles, Autore de Iconografia della destra (Viella editrice 2023) - Elia Rosati, Università degli Studi di Milano, autore di Casapound Italia (Mimesis 2018) - Caterina Prever, Università degli Studi di Padova, Università Ca' Foscari Venezia ➤ I volantini in grafica fanno parte della collezione del settimanale Candido conservati nella Biblioteca di Fondazione G. Feltrinelli. Candido è stato un giornale di satira politica - prevalentemente anticomunista - fondato nel 1945 a Milano da Giovanni Mosca e Giovannino Guareschi, edito da Angelo Rizzoli. #MemoriaNera #IconografiaDellaDestra #destra

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, immagine

    23.810 follower

    Fino a 16 ore al giorno di lavoro per uno stipendio di massimo 500 euro al mese, con detrazione di vitto e alloggio: queste erano le condizioni di lavoro, aggravate da metodi di sorveglianza degradanti, tra i campi delle Langhe. I datori di lavoro non si fermavano allo sfruttamento disumano, utilizzando metodi intimidatori - come la minaccia di non essere pagati o allontanati - ma arrivavano persino alla violenza fisica. L'indagine sul caporalato piemontese era iniziata nel 2023 a seguito di diverse segnalazioni da parte di associazioni per la tutela dei diritti dei lavoratori, nelle quali si evidenziava il presunto sfruttamento di braccianti agricoli - in gran parte di origine africana - impiegati nei vigneti delle Langhe. Sarebbero state filmate inoltre molte aggressioni fisiche nei confronti dei lavoratori che protestavano per le condizioni di sfruttamento. I braccianti, infatti, venivano puniti con violenti pestaggi: uno dei quali persino con l’utilizzo di un tondino di ferro prelevato dal filare di sostegno a una vigna. Marco Omizzolo ha osservato, scritto e denunciato, le storie di decine di invisibili come loro. Nel libro “Sotto padrone” racconta il suo viaggio da infiltrato tra i braccianti indiani nell'Agro Pontino. Un'inchiesta sul campo che parte dall'osservazione e arriva alla mobilitazione: scioperi, manifestazioni, denunce per rovesciare un sistema che si può sconfiggere. Prenota la tua copia di “Sotto padrone” di Marco Omizzolohttps://lnkd.in/dP57siCj #caporalato

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, immagine

    23.810 follower

    Lo scambio di lettere autografe fra Karl Marx e Friedrich Engels. I fogli clandestini della resistenza francese e italiana. I periodici originali della controcultura americana. I manifesti introvabili della Comune di Parigi e del maggio francese. La copia in latino dell’Utopia di Thomas More. Documenti rari, pezzi di storia, testimonianze di lotta, tracce di futuro. Secondo le parole di Giangiacomo Feltrinelli, “preziose e umili tessere di quell’immenso mosaico che è la documentazione storica e politica”. Le radici della Fondazione Feltrinelli affondano in un patrimonio aperto a studiosi, attivisti, cittadini. Consultabile gratuitamente e pronto a prendere nuova vita grazie agli incontri, ai seminari, ai dibattiti che ogni anno animano la piramide di viale Pasubio. Milena Gabanelli dedica il suo DataRoom alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli: un luogo di cultura e ricerca indipendente, uno spazio di cittadinanza dove la storia diventa enzima della conoscenza per accompagnare il cambiamento e combattere le storture del potere.

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, immagine

    23.810 follower

    L’accessibilità economica e la dignità abitativa sono questioni prioritarie per i giovani in Italia, con una necessità di politiche mirate a garantire l'accesso a soluzioni abitative sostenibili e inclusive. Le nuove generazione affrontano stipendi bassi e costi elevati dell'abitazione, con una crescente forbice tra redditi e prezzi degli alloggi, tuttavia l'accesso all'alloggio non è solo una questione economica, ma anche legata a opportunità di studio o lavoro. Dalla ricerca Abitare Fluido è emerso che il 41% degli intervistati sarebbe interessato a modalità abitative collaborative. Tra i principali motivi che spingerebbero alla scelta di una modalità abitativa collaborativa, gli intervistati indicano il risparmio economico, l’accesso a una nuova esperienza e la sostenibilità ambientale, la condivisione di interessi e passioni. Il 32% valuterebbe la possibilità di vivere in una casa in affitto con un progetto collaborativo; il 38% in una casa di proprietà con un progetto collaborativo. Solo il 32% ha risposto di voler vivere in una casa in affitto condivisa con i membri della propria famiglia. Queste risposte segnalano una chiara apertura verso contesti non familiari. Si tratta, quindi, di pensare a una casa che sia legata alle fasi della vita, ai bisogni che, in base alle scelte che di volta in volta si fanno, si possono presentare. Il modello Abitare Fluido prevede la possibilità di vivere in più abitazioni interconnesse, con un'abitazione principale fuori città e un hub urbano per l'abitare temporaneo e il lavoro e mira ad immaginare una città senza barriere, che metta al centro la socialità e il senso di comunità. Il volume “Collaborare e abitare”, si propone di descrivere i contorni emergenti di un nuovo ‘abitare fluido’: soluzioni flessibili e destrutturate con i loro rischi e le loro potenzialità. ➤ https://lnkd.in/dajBeGaS Realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Ordine e Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Milano, Spazio Aperto Servizi Cooperativa Sociale ONLUS, Confindustria Assoimmobiliare, Fondazione Housing Sociale. Foto di Jordan Angelo Cozzi (Dar=Casa) #abitare

Pagine simili

Sfoglia le offerte di lavoro