University Network

University Network

Consulenza e servizi aziendali

Milan, Lombardy 6.258 follower

Società leader in Italia nel mondo universitario con oltre 1 milione di studenti.

Chi siamo

University Network è la startup italiana di riferimento nel mondo universitario, riconosciuta come leader assoluto nel settore. Con un bacino attivo di oltre 1 milione di studenti, rappresenta il vero e proprio punto di riferimento per tutte le aziende che intendono interagire con il target universitario per attività di marketing e progetti di employer branding. Grazie a campagne social innovative, grandi eventi e una vasta rete di ambassador presenti in tutti gli atenei italiani, University Network supporta le aziende nel distinguersi e sviluppare progetti unici. La nostra esperienza pluriennale e il nostro approccio strategico ci permettono di creare connessioni autentiche e di valore tra le aziende e il mondo universitario. La nostra missione è duplice: da un lato, aiutiamo le aziende a rafforzare la loro presenza nel mondo universitario e a raggiungere i loro obiettivi; dall'altro, ci impegniamo a lasciare un impatto positivo e duraturo dal punto di vista sociale per tutti gli studenti universitari. Crediamo fermamente nel valore della responsabilità sociale e nella necessità di contribuire al benessere e allo sviluppo personale degli studenti. Attraverso le nostre iniziative, non solo promuoviamo opportunità professionali e di crescita per gli studenti, ma li supportiamo anche nel loro percorso accademico e umano. University Network è quindi non solo un partner strategico per le aziende, ma anche un alleato prezioso per la comunità studentesca, con l’obiettivo di creare un futuro migliore per le nuove generazioni.

Sito Web
http://www.universitynetwork.it
Settore
Consulenza e servizi aziendali
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Milan, Lombardy
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2022

Località

Dipendenti presso University Network

Aggiornamenti

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    Due italiani su tre non temono la tecnologia e i fattori più determinanti sono età, istruzione e orientamento politico. Da un sondaggio di Demos & Pi per La Repubblica, è emerso che il 65% degli intervistati crede che la tecnologia non possa “rubarci il lavoro”. Dai dati emerge che i fattori determinanti per non temere lo sviluppo tecnologico sono: La classe d’#età: infatti, solo il 18% dei giovani compresi tra 18 e 29 anni si sente minacciato dall’AI, percentuale in crescita negli adulti di età compresa tra 55 e 64 anni, che raggiunge il 47% Il livello di #istruzione: chi è in possesso di un diploma di laurea teme molto meno la tecnologia rispetto a chi ha un diploma di scuola media inferiore (rispettivamente 26% e 41%) La #professione: solo il 13% degli studenti ha risposto di essere d'accordo con l’affermazione”la tecnologia distrugge più lavoro di quanto ne crei”. Percentuali ben più alte nei casi di disoccupati (30%), pensionati (38%) e lavoratori autonomi (57%)

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    Al e competenze: qual è il nesso tra le due? Lo sviluppo dell'#Al porta con sé numerosi cambiamenti nel mondo del lavoro, anche per quanto riguarda le competenze. Lavorare a contatto con l'intelligenza artificiale costringe ad adeguare le proprie #softskills alle esigenze del mercato del lavoro e, per questo motivo, il 40% della forza lavoro si trova costretta a riqualificare le proprie in un tempo ristretto di tre anni. Le competenze #STEM, per esempio, che prima venivano considerate prioritarie in tutti gli ambiti occupazionali, adesso sono un requisito di base e lasciano i primi posti a competenze riguardanti la gestione del tempo e le capacità collaborative.

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    Vorresti studiare Giurisprudenza ma non sai quale Università scegliere? Ti aiutiamo noi!👇 La classifica per l’Anno Accademico 2023/2024 è stata stilata dal Censis, ente di classificazione delle Università a livello nazionale. I fattori presi in considerazione sono: 🧑🎓Qualità dell’insegnamento e della ricerca 💼Occupabilità 🌍Relazioni internazionali 🥇Al primo posto abbiamo l’Università di Trento con 110/100 🥈Segue l’Università degli Studi di Torino 95/100 🥉Chiude la top 3 l’Università degli Studi di Padova con 88/100 In top 5 compaiono anche l’Università degli Studi di Milano-Bicocca a pari merito con l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, in quarta posizione con un punteggio di 87,5/100 e infine l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, al quinto posto con un punteggio di 86,5/100 ❓Perché ci sono punteggi superiori al 100? Le classifiche Censis non sono in centesimi, ma in centodecimi. Quindi se un’Università guadagna un punteggio eccezionale in una o più aree finisce per avere un voto superiore a 100.

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    Anna Gervasoni è stata nominata rettrice della LIUC - Università Cattaneo. Già professoressa ordinaria di Economia e Gestione delle Imprese, entrerà in carica dal primo novembre. È approdata alla LIUC - Università Cattaneo dalla sua fondazione sposando fin dall’inizio il progetto di realizzare un Ateneo vicino al mondo delle imprese, legato al territorio, ma con ambizioni internazionali. Anna Gervasoni, nominata prorettrice un anno fa, proseguirà il lavoro iniziato dal predecessore Federico Visconti. Tra le priorità: - il rinnovamento dei corsi di laurea magistrale con un approccio sempre più esperienziale e connesso al mondo del lavoro - il conseguimento dei prestigiosi accreditamenti internazionali AACSB e EFMD - l’avvio di un laboratorio che permetta di valorizzare l’attività di ricerca di Economia e Ingegneria. “Economia, Ingegneria, PHD e Business School sono i pilastri su cui imposterò il lavoro, all’insegna di innovazione, internazionalizzazione e valorizzazione del naturale rapporto con le imprese”. Sono queste le parole della futura rettrice. Con lei sono 6 le donne alla guida degli atenei in Lombardia: Elena Beccalli, Marina Brambilla, Giovanna Iannantuoni, Donatella Sciuto, Maria Cristina Pierro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano, Università degli Studi dell'Insubria

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    Raggiunto il tasso di occupazione più alto di sempre in Italia, e i giovani? Ad aprile 2024, l'Italia ha raggiunto un traguardo storico con il tasso di occupazione più alto di sempre: gli occupati italiani hanno segnato un incremento dello 0,4% rispetto al mese precedente.   Tuttavia, questo trend positivo non ha coinvolto i giovani, che continuano a essere una delle categorie più penalizzate nel mercato del lavoro. Quali fattori possono spiegare questa disparità? Mancanza di #esperienza: molti giovani incontrano ostacoli nell'accesso al primo impiego a causa della mancanza di esperienza lavorativa. Inadeguatezza delle #competenze: il divario tra le competenze richieste dalle aziende e quelle fornite dai percorsi di istruzione può rappresentare un ulteriore ostacolo. Contratti #precari: spesso, i giovani vengono inseriti nel mercato del lavoro con contratti a tempo determinato o stage, che non sempre si trasformano in posizioni stabili. Quali sono le possibili soluzioni? Programmi di formazione e #apprendistato: investire in programmi che aiutino i giovani a sviluppare competenze direttamente spendibili nel mercato del lavoro. #Incentivi alle aziende: offrire incentivi fiscali alle aziende che assumono giovani. #Orientamento e supporto: migliorare i servizi di orientamento professionale e supporto nella ricerca del lavoro.

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    Società leader nella contabilità? Scopriamo insieme quali sono👇 Krugman Insights si occupa di fornire analisi dettagliate nei settori dell’investment banking, del private equity e della gestione patrimoniale. Attraverso la sua ultima ricerca, ci ha fornito una classifica delle principali società di contabilità👇 In top 3 troviamo 🥇 PwC 🥈 Deloitte 🥉 EY Seguono, nell’ordine KPMG Grant Thornton (US) BDO RSM Bakertilly CGSM Crowe Cohn Reznick Si tratta di una classifica in grado di restituirci un quadro completo sull’esperienza e l’agilità che caratterizzano queste aziende, in panorama come quello statunitense che attraversa periodi difficili.

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    Se stai cercando lavoro, chi chiami per primo? Il 75,5% delle persone intervistate hanno risposto che, in una situazione del genere, si rivolgerebbe prima di tutto a parenti, amici e conoscenti. Quali sono le altre pratiche comuni? 📝 Inviare domande e #curriculum 65% 📲 Rispondere ad #annunci o pubblicare #inserzioni 29,5% 📞 Contattare un’#agenzia di lavoro 20% 🗣️ Sostenere un #colloquio o una selezione di lavoro 25,6% 👨💻 Rivolgersi al centro pubblico per l’#impiego 22,3%

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    Il lavoro incide sulla nostra salute mentale tanto quanto una relazione. Dalla ricerca “Mental Health at Work and Money", condotta dal Workforce Institute at UKG, il 69% delle persone ha risposto che trova il proprio manager impattante sulla propria salute mentale. Percentuale superiore persino ai medici, indicati come figura impattante per il 51% delle persone e i terapeuti, segnalati solo dal 41% degli intervistati. Questi dati sono la prova del fatto che quello che ci succede sul lavoro influisce anche sulle altre sfere della nostra vita e lo portiamo con noi anche al di fuori dell’ufficio

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    Ma a cosa servono queste #competenze di cui tutti parlano? Nel 2014 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 15 luglio Giornata mondiale delle competenze giovanili, una ricorrenza che nasce con l'obiettivo di mettere in luce l'importanza strategica di dotare i giovani di competenze per l'occupazione, il lavoro dignitoso e l'imprenditorialità. Anche le aziende stanno sempre più riconoscendo che le #abilità pratiche e l'#esperienza sul campo possono essere indicatori più affidabili della capacità di un individuo di eccellere in un determinato ruolo, più del possesso di una laurea. Adottare politiche di assunzione basate sulle competenze offre numerosi benefici: #Diversificazione: Permette di accedere a un pool di candidati più ampio e diversificato, includendo individui talentuosi che potrebbero non avere titoli formali. #Innovazione: Facilita l'integrazione di nuove tecnologie e approcci innovativi, fondamentali in un contesto in rapida evoluzione. #Inclusività: Promuove una cultura aziendale più inclusiva e meritocratica, riducendo le barriere per chi possiede le competenze richieste ma non un diploma o una laurea. Un esempio di successo lo rappresenta Ferrari, che ha ricevuto il Randstad Employer Brand 2024 per la sua capacità di attrarre talenti grazie a una solida reputazione e a politiche avanzate di sviluppo delle competenze

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    Hai presente quella sensazione di malessere che provi la domenica pomeriggio se pensi che il giorno dopo si torna a lavoro? Si chiama “Sunday Scaries”, letteralmente “paure della domenica” ed è quel forte senso di ansia e terrore che si manifesta la domenica, quando pensiamo alla settimana lavorativa che ci aspetta. Una ricerca del 2018 commissionata da LinkedIn ha rilevato che l'80% degli adulti americani che lavorano soffre di questa ansia. Inoltre, l'orario in cui cominciamo a sentirci più ansiosi è attorno alle 16 di domenica. Secondo Jonathan Abramowitz, psicologo clinico e professore all'University of North Carolina at Chapel Hill, un’ansia di questo tipo è gestibile seguendo questi piccoli consigli: • #organizzare in anticipo la settimana: l’ansia deriva spesso dalla paura dell'ignoto ed avere un programma può aiutare a combatterla • dedicare al weekend completo #relax • prendersi una #pausa dai social: secondo gli studi c’è un forte collegamento tra social media e ansia • concedersi una #coccola del lunedì

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